Tappe evolutive psicomotorie a due anni

Tappe evolutive psicomotorie a due anni

Qui sotto sono schematizzate le principali tappe di sviluppo neuropsicomotorio al ventiquattresimo mese di vita.

E’ fondamentale ricordare che esiste una notevole variabilità individuale e che pertanto i mesi relativi alle varie tappe sono solo indicativi.
Per ipotizzare un eventuale ritardo nello sviluppo neuropsicomotorio, non deve essere stato raggiunto un numero elevato delle tappe indicate per il mese/anno specifico. In tal caso va effettuata una valutazione da parte di un Neuropsichiatra infantile.

  • Corre sicuro appoggiando tutto il piede. Riesce a fermarsi e ripartire evitando gli ostacoli, senza difficoltà
  • Si accovaccia sul pavimentoe si rialza senza aiutarsi con le mani
  • Spinge o tira senza difficoltà giocattoli di grandi dimensioni provvisti di ruote camminando in avanti, in genere è capace anche di camminare all’indietro  trascinandoli per l’impugnatura. Sposta piccoli giocattoli con le ruote tirandoli per la corda, dimostrando un chiaro senso della direzione
  • Si arrampica sui mobili per guardare fuori dalla finestra o per aprire la pota e riesce a scendere da solo.
  • Dimostra sempre maggiore consapevolezza delle dimensioni del proprio corpo in rapporto alle dimensione e alla posizione degli oggetti e in rapporto a spazi chiusi, ad es. una credenza o scatola di cartone
  • Sale e scende le scale tenendosi al corrimano o appoggiandosi alla parete, mettendo entrambi i piedi sul gradino prima di salire o scendere al successivo
  • Lancia una palla di piccole dimensioni alzando il braccio al di sopra della spalla e muovendolo in avanti senza cadere. Non riesce ancora a calciarla senza rischiare di inciampare
  • Sta seduto su un piccolo triciclo, ma non riesce ancora a pedalare si sposta spingendosi con i piedi sul paviment
  • Ha buone capacità manipolatorie, raccoglie oggetti di dimensioni molto piccole con precisione e rapidità e con accuratezza li rimette a posto.
  • E’ capace di abbinare forma e quadrate, circolari e triangolari in un puzzle
  • Tiene la matita  vicino alla punta, tra il pollice e le prime due dita. Usa soprattutto la mano preferita
  • Si mette di sua iniziativa a scarabocchiare righe avanti e indietro, puntini e segni di forma circolare, copia grossolanamente righe verticali e forme a v
  • Costruisce torri di 6-7 cubi
  • Gli piace guardare i libri illustrati e delle figure preferite riconosce anche i minimi particolari  
  • Riconosce in fotografia persone adulte conosciute, dopo che sono state mostrate una volta, ma generalmente non è ancora in grado di riconoscere se stesso
  • Usa in modo appropriato circa 50 parole  o più riconoscibili e ne comprende un numero molto più elevato
  • Combina 2 o più parole per formare frasi semplici
  • Presta attenzione a chi parla e ascolta con interesse le conversazioni.
  • Si riferisce a se stesso usando il proprio nome.
  • Produce dei lunghi  monologhi mentregioca, pressoché incomprensibili agli altri
  • Mostra quasi sempre il fenomeno dell’ecolalia, vale a dire la ripetizione di una o più parole scandite
  • Chiede molto spesso i nomi di persone e oggetti
  • Partecipa all’esecuzione di  filastrocche e canzoncine mimate.
  • Nelle figure indica i capelli, le mani, i piedi, il naso, gli occhi, la bocca, le scarpe
  • Dice il nome di immagini e oggetti conosciuti
  • Esegue due istruzioni semplici collegate, ad es: “Prendi la macchinina e mettila nella scatola”
  • Segue il genitore o chi si occupa di lui per casa e mima le attività domestiche giocando
  • Mostra grande curiosità per l’ambiente in cui vive.
  • Ruota le maniglie delle porte.
  • Mostra scarsa consapevolezza dei normali pericoli
  • Si dedica spontaneamente a semplici giochi di finzione o di ruolo riferiti a situazioni specifiche. Dimostra di comprendere attraverso l‘uso, la funzione degli oggetti ed usa un oggetto come se ne rappresentasse un altro (ad es. finge che un mattoncino sia un’automobile)
  • Cerca continua attenzione del genitore o di chi si occupa di lui. Si aggrappa a loro con forza per esprimere affetto e quando è stanco o ha paura. Se i suoi desideri vengono frustrati diventa scontroso e ribelle. Le difficoltà di farsi capire e la frustrazione che ne deriva possono innescare crisi di collera
  • Difende con determinazione i propri giochi/oggetti
  • A volte riesce a “fare a turno”, ma non è ancora consapevole della necessità di condividere con gli altri i giocattoli o l’attenzione dell’adulto.
  • Gioca soddisfatto accanto ad altri bambini, ma non con loro (“Gioco parallelo”)
  • Si mostra risentito se viene data attenzione ad altri bambini, in particolare da parte dei componenti della sua famiglia.
  • Non riesce a rimandare l’appagamento dei propri desideri, né a modificarli
  • Mangia da solo usando in modo appropriato il cucchiaio, ma si distrae facilmente. Mastica a labbra chiuse, trattenendo quasi tutto in bocca.
  • Solleva la tazza e beve con facilità senza versare il contenuto
  • Si mette il berretto e le scarpe
  • Generalmente cerca di avvertire verbalmente di dover far pipì/cacca con un po’ di anticipo, ma non è ancora completamente affidabile.
Dott.ssa Beatrice Dugandzija
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