Disturbo d’Ansia Generalizzato nei bambini e adolescenza

Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali alla sua V revisione (noto anche con la sigla DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), le caratteristiche essenziali del Disturbo d’Ansia Generalizzato sono le seguenti:

  • uno stato di  ansia e preoccupazione eccessive  per  vari eventi (ad esempio prestazioni scolastiche o lavorative), presente per la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi;
  • difficoltà a controllare tale stato di preoccupazione/ansia
  • l’ansia e la preoccupazione sono associate a tre o più dei seguenti sintomi (almeno alcuni di tali sintomi devono essere presenti per la maggior parte dei gironi negli ultimi  sei mesi). Nei bambini è richiesto uno solo di tali sintomi:
  1. irrequietezza;
  2. facile affaticabilità;
  3. difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria;
  4. irritabilità;
  5. sonno disturbato;
  6. tensione muscolare.
  • l’ansia, la preoccupazione o i sintomi fisici causano un disagio clinicamente significativo o una compromissione significativa del funzionamento sociale, scolastico,  lavorativo, o in altre aree.

Alcuni soggetti possono sperimentare anche tremori, dolori o contratture muscolari. Molti soggetti che soffrono di questo disturbo presentano, inoltre, sintomi somatici come bocca asciutta, mani appiccicose, sudorazione, brividi dl freddo, nausea, diarrea, difficoltà a deglutire e nodo alla gola.

Nei bambini e adolescenti le ansie e le preoccupazioni riguardano le prestazioni a livello scolastico o nelle attività  sportive. Può essere presente un’eccessiva preoccupazione per la puntualità, oppure per la comparsa di eventi catastrofici (ad se terremoti, attacchi terroristici ecc…). Spesso i bambini con questo disturbo sono eccessivamente perfezionisti, insicuri di se stessi, tendono a rifare le cose più volte perché insoddisfatti della loro prestazione.

La prevalenza del Disturbo d’Ansia generalizzato è del 0,9% tra gli adolescenti e del 3-5% negli adulti dove colpisce maggiormente le femmine. Le femmine hanno il doppio di probabilità di soffrire di tale disturbo rispetto ai maschi. Il corso del disturbo è cronico, fluttuante e con tendenza a peggiorare durante i periodi di stress. Questo disturbo tende frequentemente a presentarsi in concomitanza con una sindrome depressiva, abuso di sostanze e alcolici e con altri disturbi d’ansia.

Gli adolescenti spesso tendono ad usare alcool e/o sostante stupefacenti con intento di autocurarsi con l’intento di abbassare il livelli cronici di ansia, ma innescando un circolo vizioso molto dannoso e pericoloso (Disturbi da Uso di Sostanze)

Cause

Fattori ambientali

Clima non sufficientemente sereno e supportivo durante l’infanzia o iperprotettività genitoriale sono state associate al Disturbo d’Ansia Generalizzata.

Genetici e biologici

I soggetti affetti da Disturbo d’ansia generalizzato hanno un temperamento caratterizzato da inibizione comportamentale, predisposizione alle emozioni negative (“Affettività negativa”) ed evitamento.

Nella patogenesi del Disturbo d’Ansia generalizzato appare certo il ruolo del Sistema Serotoninergico, come indicato dalla risposta terapeutica agli SSRI (inibitori della ricaptazione della Serotonina) e dai bassi livelli di serotonina presso il liquor dei soggetti affetti. E’ coinvolto anche il sistema GABAergico, del quale è stata evidenziata una ridotta funzionalità recettoriale. Su tale sistema agiscono i farmaci ansiolitici. Esiste, inoltre, una verosimile iposensibilità dei recettori adrenergici, responsabile della ridotta risposta dell’ormone della crescita alla clonidina, alfa2 agosnista. Il test al desametasone è positivo in un terzo dei casi.

Studi di Neuroimaging hanno evidenziato flusso sanguineo normale a  riposo con scarso incremento dopo stimolo stressogeno e un metabolismo auementato nel Talamo.

Terapia

Il Disturbo D’Ansia Generalizzato limita significativamente le esperienze che un bambino/adolescente può affrontare e che gli permettono di sviluppare al meglio le proprie abilità e risorse in ogni campo (a livello affettivo-relazionale, scolastico, ludico e sportivo).

Un bambino/adolescente con tale disturbo è, o può diventare, un bambino infelice e inibito. Va pertanto aiutato e sostenuto al più presto!

L’intervento terapeutico principale deve essere di tipo psicoterapico, atto a far acquisire al bambino maggiore sicurezza di sé, elaborando e metabolizzando le proprie paure. Tale lavoro va associato ad interventi psicoeducativi e ad interventi di sostegno alle figure genitoriali.

Nei casi medio/gravi può essere necessaria associare una terapia farmacologica che riduca gli alti livelli di ansia, per permettere al bambino/adolescente di accedere con minor fatica al lavoro psicoterapeutico e psicoeducativo.

Gli Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (Paroxetina Fluvoxamina, Sertralina e Citalopram (devono essere considerati i farmaci di prima scelta in relazione al loro effetto ansiolitico, oltre che antidepressivo,  e alla buona tollerabilità.

Dott.ssa Beatrice Dugandzija
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