MODELLLO DI LETTURA A DUE VIE (modello neuropsicologico)
Noi tutti utilizziamo due vie per decifrare il codice scritto:
- la via lessicale: riconosce la parola nel suo insieme, senza applicare la regola di decodifica grafo-fonemica. Tale via viene utilzzata per le parole conosciute e in particolare per le parole irregolari per cui le regole di decodifica grafo-fonemica non si possono applicare. Tale via è rinforzata dall’esercizio ed è la più veloce.
- la via fonologica: converte le singole unità grafiche in fonemi, attraverso un processo di fusione, si ha la rappresentazione fonologica della parola. Ci consente di leggere le parole nuove e le non parole (sequenza di lettere prive di significato).
E’ più lenta poiché richiede un processo di analisi delle singole unità sub lessicali.
I “normolettori” utilizzano entrambe le vie. La via lessicale è più rapida e meno dispendiosa (più efficiente). Si attiva la via fonologica quando si incontrano parole sconosciute, o in caso di eccezioni o di parole molto lunghe.
Nei bambini con dislessia evolutiva una o entrambe le vie di lettura sono poco efficienti.
In base al Modello di lettura a due vie la dislessia viene classificata in:
- DISLESSIA LESSICALE (superficiale; diretta)
- DISLESSIA FONOLOGICA
- DISLESSIA PROFONDA
LESSICALE (O SUPERFICIALE) (scarsa efficienza della via lessicale e prevalente utilizzo alla via fonologica)
Nessun vantaggio nella lettura di parole frequenti e difficoltà nella lettura di parole irregolari (in italiano: parole con contrasti ortografici, o con accentazione irregolare). Sono presenti: errori di regolarizzazione (ad es tavòlo per tàvolo, ruvìdo per rùvido); incapacità di assegnare il significato corretto a parole omofone non omografe (ad es. l’ago-lago; l’etto-letto; ha –a).
Ai test per la dislessia si evidenzia: stessa capacità di lettura delle parole e non parole (sequenza di lettere prive di significato); capacità di lettura di parole regolari e non parole significativamente migliore della capacità di lettura di parole irregolari
FONOLOGICA (scarsa efficienza della via fonologica e prevalente utilizzo della via lessicale)
Difficoltà nella lettura di parole sconosciute e parole molto lunghe, in quanto è possibile solo l’utilizzo della via lessicale.
Ai test per la dislessia si evidenzia difficoltà di lettura delle non parole (sequenza di lettere prive di significato). La lettura di parole è significativamente migliore.
PROFONDA
Disordine che colpisce sia il meccanismo di conversione grafema-fonema, sia il sistema lessicale semantico.
Compromissione della lettura di non parole. La lettura di parole è caratterizzata da errori semantici (ad es. soldato per bersagliere), visivi (velo per vela), derivazionali (vero per verità, andiamo per andate)
MODELLO DELL’EQUILIBRIO (Balace model, Modello neuropsifisiologico)
Tale modello è basato sul modello della lateralizzazzione emisferica
L’apprendimento normale della lettura avviene attraverso:
- strategie visuopercettive
- strategie linguistiche
Il passaggio dalle strategie visuopercettive alle strategie linguistiche corrisponde ad un cambiamento di distribuzione dell’attività a livello emisferico: dall’emisfero dx all’emisfero sx.
L’emisfero destro (dx) è più specializzato: nelle funzioni di tipo visuo-spaziale; nei processi di tipo globale e sintetico; nell’apprendimento di informazioni nuove.
L’emisfero sinistro (sx) è più specializzato: nelle funzioni linguistiche; nei processi di tipo analitico e sequenziale; nell’approfondimento e organizzazione di informazioni già note.
Nella fase I
Il testo scritto è un insieme di stimoli poco familiari e percettivamente complessi. Risulta importante l’analisi visuopercettiva, mediata dall’emisfero dx. L’emisfero dx aiuta i bambini riconoscere le parole scritte attraverso alti livelli di immaginazione che decresce man mano aumentano le capacità di lettura de bambini.
Nella fase II
Vi è una familiarizzazione con le caratteristiche percettive del testo scritto e una automatizzazione dei processi di decodifica. Si passa a strategie di lettura basate sulle caratteristiche linguistiche del testo (riconoscimento dei morfemi, anticipazione sulla base della struttura sintattica e semantica della frase), mediate dall’emisfero sx. Nella LETTURA MATURA vi è un equilibrio e un interscambio tra i contributi dei due emisferi.
Il BALANCE MODEL.
Studi di Risonanze Magnetico Nucleari Funzionali (fRMN) in soggetti dai 6 ai 22 anni hanno messo in rilevo, man mano che l’età dei lettori aumentava, l’incremento dell’attività delle aree emisfero sx (giro frontale inferiore e medio temporale) e decremento dell’attività delle aree emisfero dx (aree temporali inferiori). L’attività nel Solco temporale posteriore di sx è associata alla maturazione delle abilità fonologiche dei soggetti.
I soggetti a rischio di sviluppare problemi nell’apprendimento della lettura hanno un profilo di attività cerebrale diverso, caratterizzato da una perdita di segnale nelle regioni temporali superiori delll’emisfero di sx, un’area normalmente coinvolta nel fenomeni di transcodifica grafema-suono, e un aumento di attività nelle corrispondenti regioni dell’emisfero di dx.
In base al Balance Model la dislessia viene classificata in:
- DISLESSIA PERCETTIVA
- DISLESSIA LINGUISTICA
- DISLESSIA MISTA
PERCETTIVA
I soggetti falliscono nello spostamento delle strategie di lettura da dx a sx durante l’acquisizione della lettura. Perseverano in un’analisi visuo-percettiva del materiale scritto. La lettura è lenta, ma con meno errori rispetto alla dislessia linguistica. Gli errori sono tempo disperdenti: autocorrezioni; lettura sillabica; balbettamenti: ripetizioni: errata prosodia e sua correzione.
LINGUISTICA
I soggetti effettuano prematuramente lo spostamento a sx, quando il riconoscimento visivo della parola non è ancora sufficientemente automatizzato. Tentano di processare l’informazione contenuta nel testo mediante strategie semantiche e sintattiche, manifestando uno stile di lettura anticipatorio. La lettura è più veloce, ma meno corretta rispetto alla dislessia percettiva. Gli errori sono sostanziali: omissioni di grafemi o sillabe (talo per tavolo);aggiunte (tavovolo per tavolo); sostituzioni (semaforo-seminato; copriletto-coprifuoco); inversioni di sillabe (in-ni; al-la; cavolo-calovo)
MISTA
I soggetti non attivano, né organizzano in modo ottimale le funzioni dell’emisfero dx, né quelle dell’emisfero sx e faticano nell’attuare sia strategie di tipo visuopercettivo che di tipo linguistico. La velocità e la correttezza sono basse; sono presenti entrambi i tipi di errori.
- La Scienza dietro i Capricci nei Bambini: comprendere le cause e quali strategie per una gestione efficace - 22 Settembre 2024
- Il Disturbo da Stress Post-Traumatico Materno Come Fattore di Rischio per il ADHD dei Figli - 21 Aprile 2024
- ADHD o Trauma? - 17 Gennaio 2024