Sviluppo e cambiamenti nel Cervello degli Adolescenti

"Sviluppo e cambiamenti nel Cervello degli Adolescenti" esplora la maturazione cerebrale durante l'adolescenza, evidenziando la plasticità neuronale, l'evoluzione dei lobi prefrontali e l'impatto sulle emozioni e le decisioni. Immergiti nel mondo affascinante delle neuroscienze adolescenziali.

Negli ultimi anni, le ricerche sullo sviluppo del cervello hanno rivelato nuove e sorprendenti scoperte riguardo all’adolescenza. Ciò che un tempo era considerato un periodo di transizione relativamente breve verso l’età adulta è stato ridefinito come una fase di sviluppo cerebrale fondamentale, con implicazioni significative per l’istruzione, l’intervento e la comprensione dei giovani. Grazie ai progressi nella tecnologia di imaging cerebrale, come la risonanza magnetica funzionale (fMRI), abbiamo ora la capacità di esplorare il cervello umano in modi mai visti prima, fornendoci una finestra senza precedenti sulle dinamiche neurali durante l’adolescenza. 

Sviluppo e cambiamenti nel Cervello degli Adolescenti
Sviluppo e cambiamenti nel Cervello degli Adolescenti

L’evoluzione delle tecnologie di imaging cerebrale e l’adolescenza 

L’avanzamento delle tecnologie di imaging cerebrale ha portato a una rivoluzione nella nostra comprensione dello sviluppo del cervello umano. Fino a poco tempo fa, si credeva comunemente che la maggior parte dello sviluppo cerebrale avvenisse nei primi anni di vita e che il cervello fosse essenzialmente formato al termine dell’infanzia. Tuttavia, grazie alle recenti scoperte nel campo dell’imaging cerebrale, abbiamo iniziato a esaminare il cervello umano in tutte le fasi della vita e a scoprire che l’adolescenza è un periodo di sviluppo cerebrale intenso e significativo.

Prima dell’avvento di tecnologie come la risonanza magnetica (MRI), non avevamo la capacità di osservare direttamente il cervello in azione. Le uniche informazioni a nostra disposizione erano ottenute da studi post-mortem o da indagini su animali vivi. Tuttavia, negli ultimi decenni, gli scienziati hanno sviluppato strumenti sempre più sofisticati per esaminare il cervello umano in vivo, aprendo nuove strade nella ricerca sulla neuroscienza.

Neuroimaging: MRI e fMRI

La risonanza magnetica strutturale (MRI) ci permette di scattare “istantanee” ad alta risoluzione del cervello umano, fornendo dettagliate informazioni sulla sua struttura anatomica. Utilizzando la MRI, possiamo osservare la quantità di sostanza grigia, che contiene principalmente i corpi cellulari dei neuroni, presente nel cervello e come questa varia con l’età. Inoltre, la MRI ci consente di esaminare la sostanza bianca, che comprende le fibre nervose e le connessioni tra le diverse regioni cerebrali, rivelando i circuiti e le vie di comunicazione cerebrale.

Oltre alla MRI strutturale, la risonanza magnetica funzionale (fMRI) ha aperto nuove possibilità nello studio del cervello in azione. Utilizzando l’fMRI, possiamo registrare l’attività cerebrale in tempo reale mentre i partecipanti eseguono compiti specifici. Questa tecnica ci consente di mappare le regioni cerebrali coinvolte in diverse funzioni cognitive e emotive. Ad esempio, possiamo osservare quali aree del cervello si attivano quando una persona pensa, sente, ricorda o prende decisioni.

Neuroplasticità inattesa

L’utilizzo combinato della MRI strutturale e funzionale ci ha permesso di ottenere un’immagine molto più completa e dettagliata del cervello umano in tutte le fasi della vita. In questi anni si è scoperto che il cervello è incredibilmente plastico e in continua evoluzione.

Contrariamente alla credenza comune del passato, che riteneva che lo sviluppo cerebrale fosse principalmente concentrato nei primi anni di vita, ora sappiamo che il cervello continua a a modificarsi e ad adattarsi durante tutta la vita.

In particolare gli scienziati hanno scoperto che l’adolescenza è un periodo di  grande importanza nello sviluppo cerebrale. Durante l’adolescenza, molte regioni cerebrali subiscono cambiamenti significativi, inclusa la corteccia prefrontale, responsabile di funzioni cognitive superiori come la pianificazione, il controllo degli impulsi e i processi decisionali.

L’adolescenza, inoltre, è caratterizzata da un aumento della plasticità cerebrale, che rende il cervello più suscettibile all’apprendimento, ma anche più vulnerabile a fattori ambientali negativi.

Ecco la tabella con gli assi invertiti:

InfantileAdolescenzialeAdulta
Caratteristiche Evolutive– Rapida crescita cerebrale– Riduzione della materia grigia– Stabilizzazione della materia grigia
– Formazione delle sinapsi– Incremento della mielinizzazione– Riduzione progressiva della materia grigia in età avanzata
– Mielinizzazione in progresso– Sviluppo del lobo frontale– Lenta diminuzione della mielinizzazione con l’avanzare dell’età
– Sviluppo delle aree sensoriali e motorie– Cambiamenti ormonali influenzano il cervello
Funzionamento– Dominanza dell’emisfero destro– Miglioramento delle capacità cognitive– Specializzazione delle aree cerebrali
– Apprendimento attraverso imitazione– Dominanza dell’emisfero sinistro– Pensiero complesso e analitico
– Dipendenza da input sensoriali– Aumento del pensiero astrattoMemoria a lungo termine consolidata
– Memoria a breve termine prevalente– Sviluppo del controllo impulsivo
Plasticità– Molto elevata– Elevata, ma in diminuzione rispetto all’infanzia– Ridotta rispetto alle fasi precedenti, ma ancora presente
– Continuo rafforzamento/formazione di sinapsi– Potatura sinaptica– Capacità di apprendimento e adattamento persiste
– Eliminazione delle connessioni non utilizzate– Formazione di nuove connessioni in risposta all’apprendimento– Potenziale per la neurogenesi nell’ippocampo
Questa tabella offre una visione trasversale delle diverse fasi della vita rispetto alle principali caratteristiche del cervello.

Queste scoperte hanno importanti implicazioni per l’educazione, la riabilitazione e l’intervento durante l’adolescenza, aprendo nuove possibilità per promuovere il benessere e il successo dei giovani.

La trasformazione della corteccia prefrontale durante l’adolescenza: il centro del pensiero superiore

La corteccia prefrontale è una regione affascinante del cervello umano che subisce cambiamenti significativi durante l’adolescenza. Situata nella parte anteriore del cervello, proprio dietro la fronte, la corteccia prefrontale è proporzionalmente più grande negli esseri umani rispetto ad altre specie animali. Questa regione è coinvolta in una vasta gamma di funzioni cognitive superiori, come la pianificazione, la presa di decisioni, il controllo degli impulsi, l’interazione sociale e la consapevolezza di sé.

Evoluzione cerebrale adolescenziale

Grazie all’imaging cerebrale, in particolare alla risonanza magnetica strutturale (MRI), abbiamo potuto studiare l’evoluzione della corteccia prefrontale durante l’adolescenza. Le ricerche hanno dimostrato che questa regione subisce un rapido sviluppo e cambiamenti strutturali durante questo periodo di transizione.

Durante l’adolescenza, i giovani si trovano ad affrontare nuove sfide, come la scelta del proprio iter di studi, l’organizzazione del tempo e la gestione delle responsabilità. Queste sfide richiedono la capacità di pianificare, prendere decisioni e controllare gli impulsi. La corteccia prefrontale svolge un ruolo cruciale in queste funzioni, ma durante l’adolescenza è ancora in via di sviluppo e maturazione. Ecco perché spesso gli adolescenti prendono decisioni impulsive, non meditate o poco sagge per noi adulti.

La Potatura Sinaptica

Studi di imaging cerebrale hanno rivelato che durante l’adolescenza la corteccia prefrontale  subisce un aumento del volume di sostanza grigia. Questo aumento di volume di materia grigia si verifica all’inizio della l’adolescenza e successivamente diminuisce nel corso del tempo. Questo processo è noto come “potatura sinaptica“, in cui le sinapsi non utilizzate vengono eliminate per favorire invece il consolidamento delle connessioni neurali importanti.

La potatura sinaptica è un meccanismo fondamentale nello sviluppo cerebrale poiché permette al cervello di adattarsi all’ambiente e di ottimizzare le sue risorse. Tale meccanismo è attivo dall’infanzia fino a dopo venti anni, ma è molto più intenso durante l’adolescenza, il cervello si “specializza” attraverso questa potatura sinaptica, eliminando le connessioni neurali meno utilizzate e rafforzando quelle più importanti. Questo processo consente una maggiore efficienza e specializzazione delle funzioni cognitive nella corteccia prefrontale.

La potatura sinaptica è un processo cruciale che consente al cervello di eliminare le sinapsi non utilizzate e rinforzare quelle importanti per l’adattamento all’ambiente e per l’ottimizzazione delle funzioni cognitive superiori. 

Potatura: Ormoni ma non solo…

La potatura sinaptica durante l’adolescenza è il risultato di un’interazione complessa tra fattori genetici, esperienze ambientali e cambiamenti ormonali. Questa interazione crea un’opportunità unica per modellare il cervello e adattarlo alle esigenze specifiche dell’individuo.

Durante la pubertà, gli ormoni sessuali come l’estradiolo e il testosterone svolgono un ruolo importante nella regolazione della plasticità sinaptica nella corteccia prefrontale. Questi ormoni possono influenzare l’estensione e la localizzazione della potatura sinaptica, contribuendo alla formazione di connessioni neurali più efficienti.

La potatura sinaptica non è un processo puramente biologico. L’ambiente in cui un individuo si trova svolge un ruolo fondamentale nella modulazione della potatura sinaptica nella corteccia prefrontale durante l’adolescenza. Le esperienze, le interazioni sociali e le sfide cognitive stimolanti possono influenzare la selettività delle sinapsi e determinare quali connessioni saranno rafforzate o eliminate.

  • Questo significa che l’ambiente educativo, familiare e sociale può avere un impatto significativo sullo sviluppo cerebrale durante l’adolescenza.

Ogni competenza ha la sua Potatura

La potatura sinaptica, inoltre, non è un processo uniforme in tutte le regioni della corteccia prefrontale. Diverse aree di questa regione cerebrale possono sperimentare ritmi e tempi di sviluppo diversi.

  • Ad esempio, la potatura sinaptica nella corteccia prefrontale dorsolaterale, coinvolta nel controllo degli impulsi e nella pianificazione, può avvenire in un periodo diverso rispetto alla potatura sinaptica nella corteccia prefrontale mediale, coinvolta nell’elaborazione delle emozioni e nell’empatia.

Queste differenze regionali nell’evoluzione sinaptica possono influire sulle abilità cognitive e sociali specifiche che si sviluppano durante l’adolescenza.

Mentre la potatura sinaptica riduce il numero di sinapsi e mira a ottimizzare le connessioni neurali, la plasticità cerebrale svolge un ruolo cruciale nell’adattamento alle nuove esperienze e nell’apprendimento. Durante l’adolescenza, il cervello deve trovare un equilibrio tra la conservazione delle connessioni sinaptiche importanti e l’apertura a nuove connessioni che permettano l’apprendimento e l’adattamento continuo.

La potatura sinaptica crea un’opportunità di plasmare il cervello e adattarlo alle esigenze individuali, ma richiede un equilibrio tra la conservazione delle connessioni neurali importanti e l’apertura a nuove connessioni per l’apprendimento.

Comprendere l’interazione complessa tra questi fattori può aiutarci a sviluppare approcci educativi, interventi che promuovano l’apprendimento  e ambienti favorevoli che supportino il sano sviluppo del cervello adolescenziale.

Competenze Sociali e Differenze di Genere

La corteccia prefrontale è, inoltre, coinvolta nella comprensione degli altri, nell’empatia e nella regolazione delle emozioni. L’adolescenza è un periodo critico per lo sviluppo delle competenze sociali. In questo periodo gli individui imparano a comprendere le intenzioni degli altri, a riconoscere le emozioni attraverso le espressioni facciali e a regolare le proprie emozioni in situazioni sociali complesse. Questo processo richiede un’integrazione coordinata tra diverse regioni della corteccia prefrontale e altre parti del cervello coinvolte nell’elaborazione delle informazioni sociali.

I risultati degli studi di imaging cerebrale hanno anche evidenziato le differenze di sviluppo tra ragazzi e ragazze durante l’adolescenza.

  • Ad esempio, è emerso che i ragazzi raggiungono il picco di volume di materia grigia nella corteccia prefrontale qualche anno dopo rispetto alle ragazze, in linea con il fatto che raggiungono la pubertà in ritardo rispetto al sesso femminile.

Queste differenze di sviluppo possono contribuire a spiegare le differenze di comportamento e di maturità tra i due sessi durante l’adolescenza.

Ecco una tabella che illustra le differenze maturative tra il cervello maschile e femminile nelle varie epoche di vita.

Fase della VitaCervello MaschileCervello Femminile
Infantile– Sviluppo simile nei primi anni di vita– Sviluppo simile nei primi anni di vita
Adolescenziale– Picco di volume di materia grigia nella corteccia prefrontale raggiunto qualche anno dopo– Picco di volume di materia grigia nella corteccia prefrontale raggiunto prima
– Integrazione coordinata tra diverse regioni della corteccia prefrontale e altre parti del cervello per elaborare le informazioni sociali– Potenzialmente maggiore precocità nel riconoscimento delle emozioni e nella regolazione delle emozioni in contesti sociali
– Raggiungimento della pubertà in ritardo rispetto alle femmine, che potrebbe influire sullo sviluppo cerebrale– Raggiungimento della pubertà prima rispetto ai maschi, influenzando potenzialmente lo sviluppo cerebrale più precocemente
Adulta– Continuazione dell’adattamento e specializzazione delle aree cerebrali– Continuazione dell’adattamento e specializzazione delle aree cerebrali
È importante sottolineare che le differenze tra i cervelli maschili e femminili sono complesse e possono variare da individuo a individuo. La tabella fornisce un quadro generale basato sugli studi correnti, ma ci sono molte sfaccettature e variabili che influenzano lo sviluppo cerebrale e la maturazione.

L’importanza dello sviluppo sociale nel cervello adolescenziale: dalla pubertà all’indipendenza sociale

Durante l’adolescenza, non solo il cervello subisce cambiamenti significativi a livello strutturale e funzionale, ma anche lo sviluppo sociale gioca un ruolo cruciale nel plasmare l’individuo. L’adolescenza è un periodo di transizione che inizia con i cambiamenti biologici, ormonali e fisici della pubertà e termina quando l’individuo raggiunge un ruolo stabile e indipendente nella società. Questo periodo è caratterizzato da profonde trasformazioni sociali, emotive e cognitive.

L’adolescenza è anche il periodo in cui gli individui cercano di definire la propria identità sociale. Durante questo periodo, gli adolescenti iniziano a confrontarsi con diverse identità, ruoli e gruppi di pari. Questa esplorazione sociale è fondamentale per lo sviluppo dell’individuo, poiché consente di scoprire le proprie preferenze, valori e interessi.

Il cervello adolescenziale è particolarmente sensibile alle influenze sociali, poiché le interazioni con i coetanei e l’appartenenza a gruppi di pari giocano un ruolo significativo nello sviluppo dell’identità sociale.

Attraverso le loro esperienze gli adolescenti imparano a sviluppare relazioni significative con i coetanei e ad acquisire le competenze necessarie per interagire con efficacia nella società. Queste abilità sociali sono essenziali per la vita adulta e l’adattamento sociale.

Studi di Neuroimaging “Sociale”

Gli studi di imaging cerebrale hanno rivelato che durante l’adolescenza si verifica un’intensa attivazione delle regioni cerebrali coinvolte nella percezione sociale, nell’empatia e nell’elaborazione delle emozioni.

  • Ad esempio, la corteccia prefrontale mediale è meno attiva negli adolescenti rispetto agli adulti quando si trovano ad affrontare compiti che richiedono l’elaborazione delle emozioni e la comprensione delle intenzioni degli altri.

Questi risultati suggeriscono che durante l’adolescenza il cervello è particolarmente orientato verso le sfide e le opportunità sociali. Ciò suggerisce che gli adolescenti potrebbero utilizzare strategie cognitive diverse quando si tratta di affrontare situazioni sociali complesse.

Tabella che riassume le differenze nelle strategie cognitive e nell’attività cerebrale tra adolescenti e adulti durante le attività sociali:

AdolescentiAdulti
Strategie Cognitive– Tendono ad affidarsi a risposte intuitive ed emotive– Utilizzano un approccio più razionale e controllato nella comprensione degli altri
fMRI e Attività Cerebrale– Minore attivazione nella corteccia prefrontale mediale durante le attività sociali– Maggiore attivazione nella corteccia prefrontale mediale durante le attività sociali

La corteccia prefrontale mediale è coinvolta in una varietà di funzioni complesse, tra cui la presa di decisioni, la regolazione delle emozioni, e la teoria della mente (la capacità di attribuire intenzioni, desideri e credenze ad altri). La minore attivazione osservata negli adolescenti suggerisce che potrebbero non utilizzare queste funzioni corticali allo stesso modo degli adulti quando si confrontano con sfide sociali, preferendo invece risposte più intuitive o guidate dalle emozioni. Con l’età e l’esperienza, gli adulti sviluppano strategie più razionali e controllate, riflettendosi in una maggiore attivazione della corteccia prefrontale mediale.

Un approccio educativo su misura di adolescente

Comprendere queste differenze dell’attività cerebrale durante l’adolescenza può avere importanti implicazioni per l’educazione e l’intervento.

  • Ad esempio, gli educatori possono adottare un approccio che tenga conto delle strategie cognitive preferite dagli adolescenti, offrendo opportunità di apprendimento basate sull’esperienza e coinvolgendo le emozioni.

Inoltre, gli interventi volti a promuovere l’empatia e la comprensione degli altri possono essere particolarmente utili durante l’adolescenza, quando questi processi sono ancora in fase di sviluppo.

La ricerca dell’indipendenza sociale

L’adolescenza è caratterizzata, inoltre, da un forte desiderio di indipendenza sociale. Gli adolescenti cercano di affrancarsi dalla dipendenza dai genitori e di sviluppare una propria identità e ruolo nella società.  La ricerca di indipendenza sociale può portare a conflitti con gli adulti e ad atteggiamenti di sfida. Questa spinta verso l’indipendenza è un aspetto naturale dello sviluppo adolescenziale e fa parte del processo di formazione dell’identità.

Nel corso di questi anni, a fronte di tutti questi cambiamenti i nostri potranno a volte sembrarci confusi, vulnerabili, incoerenti, impulsivi o troppo emotivi rispetto a noi adulti che possiamo usufruire di tutte le aree cerebrali che promuovono la nostra capacità riflessiva.

  • Pertanto, per i genitori è importante ricordarci che il cervello dei figli durate l’adolescenza va incontro a profondi cambiamenti nelle aree cerebrali coinvolte nella percezione sociale, nell’empatia e nell’elaborazione delle emozioni.

Comprendere tutto ciò ci può aiutare a creare un ambiente favorevole alla crescita e al benessere dei figli durante questa fase critica dello sviluppo.

Competenze e Suscettibilità Neuroplastiche delle Cervello adolescente

Durante l’adolescenza, il cervello umano è caratterizzato da un’elevata neuroplasticità, ovvero la capacità di modificare la sua struttura e le sue connessioni in risposta all’esperienza e all’apprendimento. Questa neuroplasticità offre sia opportunità che sfide per lo sviluppo del cervello e può avere risultati a lungo termine che influenzano la vita adulta.

L’apprendimento

Una delle principali implicazioni della neuroplasticità durante l’adolescenza riguarda l’apprendimento. Il cervello adolescenziale è particolarmente sensibile all’acquisizione di nuove conoscenze e abilità. Gli adolescenti hanno una maggiore capacità di apprendere e assimilare informazioni rispetto a bambini e adulti. Questo periodo di apprendimento accelerato può influenzare significativamente le competenze cognitive, accademiche e pratiche che gli individui sviluppano durante l’adolescenza e che portano con sé nella vita adulta.

La neuroplasticità, inoltre durante l’adolescenza può influenzare il processo di maturazione e specializzazione delle abilità cognitive. Durante questo periodo, le diverse regioni cerebrali si sviluppano in modo asincrono dome detto, con alcune aree che raggiungono la maturità prima di altre. Questo può creare una finestra critica per lo sviluppo di abilità specifiche.

  • Ad esempio, se un’area cerebrale coinvolta nel linguaggio raggiunge la sua maturità durante l’adolescenza, gli adolescenti potrebbero essere particolarmente sensibili all’apprendimento di nuove lingue o all’acquisizione di abilità linguistiche avanzate.

Vulnerabilità ai Traumi e alle Droghe

Questo aspetto plastoco può anche rendere il cervello più suscettibile agli effetti negativi di esperienze avverse o di stili di vita non salutari. Gli adolescenti che si impegnano in comportamenti rischiosi o subiscono stress cronico possono sperimentare alterazioni nella struttura e nelle funzioni cerebrali che possono avere effetti a lungo termine sulla loro salute e benessere.

  • Ad esempio, l’uso di sostanze durante l’adolescenza può influenzare negativamente lo sviluppo del sistema dopaminergico nel cervello, che è coinvolto nel circuito della ricompensa, portando a un aumento del rischio di dipendenza da sostanze anche in età adulta e allo sviluppo di patologie psichiatriche.

La neuroplasticità durante l’adolescenza può anche svolgere un ruolo nel processo di consolidamento dell’identità. Durante questo periodo di transizione, gli adolescenti esplorano diverse identità, valori e obiettivi. La plasticità cerebrale consente loro di sperimentare, apprendere e adattarsi a nuove informazioni e prospettive. Questo processo di esplorazione e consolidamento dell’identità può avere effetti duraturi sulla formazione dell’identità personale e sociale degli individui nella vita adulta.

Conclusioni

La comprensione del cervello adolescenziale ha subito una rivoluzione recentemente grazie alle avanzate tecniche di imaging cerebrale. Abbiamo appreso che l’adolescenza non è una semplice transizione all’età adulta, ma una fase distinta e complessa di sviluppo cerebrale. Nel corso di questa fase, avvengono importanti cambiamenti strutturali, come la potatura sinaptica e la ristrutturazione delle connessioni neurali. Sebbene l’adolescenza sia un periodo di grande plasticità e apprendimento, rende anche il cervello particolarmente vulnerabile alle influenze esterne, sia positive che negative. Questi cambiamenti strutturali e funzionali influenzano le capacità cognitive, sociali ed emotive, preparando l’individuo per l’età adulta.

Queste scoperte sulla neuroplasticità adolescenziale hanno profonde implicazioni per l’educazione e il benessere degli adolescenti. L’adattamento dell’ambiente educativo e l’adozione di metodologie pedagogiche specifiche sono fondamentali. È essenziale riconoscere l’adolescenza come un periodo sia di opportunità che di vulnerabilità, necessitando quindi di un supporto mirato.

Studiare ulteriormente il cervello adolescenziale ci permetterà di comprendere meglio le sue esigenze e caratteristiche. L’adolescenza è un tempo cruciale di scoperta e formazione dell’identità, e fornire le risorse adeguate durante questa fase è vitale per il benessere individuale e collettivo.

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Dott.ssa Beatrice Dugandzija
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