Pianto inconsolabile alla separazione

Forum DomandeCategoria: Lutti, Traumi e SeparazioniPianto inconsolabile alla separazione
Una mamma ha scritto 7 anni fa

Salve,
sono la mamma di due bambini 12 e 9 anni, con la prima mai problemi, il secondo invece un pò più tosto…abbiamo cominciato alla nascita, lui è nato di 28 settimane ed è dovuto rimanere tre mesi in ospedale, chissà se anche questo possa avere una “colpa”, aggiunto a tre interventi che ha dovuto subire…il tutto o non so cos’altro potrebbe aver scatenato in lui un ansia nel momento in cui io lo lascio, mi dice che gli manco e piange disperato. Questo è iniziato già con la scuola materna, ad alti e bassi e perdura tutt’oggi. abbiamo provato quando era più piccolo con la babysitter, ed in effetti andava meglio, poi un pò per contenere i costi, un pò per provare da soli cosa succedeva abbiamo interrotto, questo però è coinciso con l’anno di entrata alla scuola elementare che ha condiviso con la sorella che faceva la quinta, sembrava meglio andare con lei ed avevamo trovato la soluzione nello scendere di macchina davanti a scuola senza che io lo accompagnassi alla porta. Anche questo anche se non sempre ma funzionava almeno qualche volta. Siamo all’inizio della terza elementare ed il problema ancora non l’abbiamo risolto. Piange ancora, anzi adesso a volte addirittura comincia dalla sera prima. Spesso lamenta mal di testa, che a mio modesto parere a volte è vero ed è causato o da tensione o dalla digestione e non so se addirittura possa esserci qualche alimento che gli da noia, a volte è una scusa per farmi chiamare dalla maestra e tornare a casa prima…insomma io non so più come aiutarlo…consigli?

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1 Risposte
Dott.ssa Beatrice Dugandzija Staff ha risposto 7 anni fa

Gent.le Sig.ra,
Il suo bambino (ma anche lei, mamma!) alla nascita ha subito dei traumi (una lunga ospedalizzazione e i tre interventi chirurgici)  che sicuramente hanno contribuito a generare un disturbo d’ansia di separazione.
 L’ansia  di separazione si attiva in tutti i momenti  in cui ci si separa dalle proprie figure di attaccamento (in primo luogo la mamma; ecco perché se lo accompagna qualcun altro  suo figlio è  più tranquillo), ma anche quando ci si sente in qualche modo in pericolo (ad es. a scuola durante un compito difficile) o  si è sofferenti/a disagio (ad es. quando si devono affrontare attività poco piacevoli).
Da quanto lei riportato siete entrambi molto sofferenti; l’ansia in suo  figlio è molto intensa, tanto da provocargli anche una somatizzazione (mal di testa) e quasi sicuramente delle difficoltà nell’apprendere o stare attenti (quando vi è l’ansia, tutte le nostre funzioni cognitive superiori, indispensabili per apprendere, sono compromesse).
Vi consiglierei di rivolgervi  al più presto ad un terapeuta dell’età evolutiva, per poter essere supportati. Può chiedere al suo pediatra di base un nominativo, oppure mi contatti telefonicamente.
Cordiali saluti
Beatrice Dugandzija

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