Gentilissima dott.ssa mio figlio di 10 anni in perfetta salute 10 mesi fa mentre dormiva ha avuto un grappolo di 3 crisi epilettiche tonico cloniche in un paio d’ore.
Abbiamo fatto tac e risonanza 3 tesla dove non risultano anomalie.
Non ci hanno dato terapia perché benigne.
Ieri sera in fase di addormentamento è tornata la crisi… sembrava dovesse vomitare e poi ha tirato indietro gli occhi ed è diventato tutto rigido, cianotico con tremori.. alla fine della crisi durata un minuto ha tirato fuori saliva.
Hanno ripetuto EEG e la risposta è identica agli altri eseguiti: veglia: ritmo di fondo a 9hz stabile, posteriore, simmetrico reagente all’apertura degli occhi.
Si segnala la presenza di punte e polipunta onde in sede fronto-parieto- temporale bilaterale con la tendenza alla diffusione.
Sonno: tracciato con rallentamento simmetrico dei bioritmi celebrali, comparsa delle figure fisiologiche del sonno.
Conclusione: tracciato registrato in sonno e veglia con anomalie bioelettriche di tipo irritative in sede F-P-T bilaterale.
Sono terrorizzata dottore cosa devo fare deve iniziare la terapia farmacologica?
E il suo futuro?
E se soffoca con la crisi…
Buongiorno
In genere non viene impostato un trattamento in caso di prima crisi epilettica (o di più crisi ma che avvengono tutte in un breve arco di tempo, come nel caso di suo figlio), a meno che non vi sia un’elevata probabilità che le crisi si ripresentino. Questa probabilità si valuta considerando diversi fattori: il tipo di crisi, l’elettroencefalogramma, la RM encefalo etc.. la condotta di attesa iniziale è stata quindi corretta.
Ora però, come ci racconta, suo figlio ha presentato un ulteriore episodio critico, e l’opportunità di impostare una terapia antiepiletrica in continuum andrebbe quindi riconsiderata.
Rispetto alle preoccupazioni relative al futuro, comprensibilissime per un genitore, deve considerare che la maggior parte delle persone con epilessia conduce una vita assolutamente normale, da tutti i punti di vista. La possibilità poi che il bambino possa soffocare durante una crisi è decisamente improbabile: in caso di crisi proprio per evitare che, se il paziente dovesse vomitare, il vomito rischi di ostruire le vie aeree, si aiuta la persona ponendola in quella che viene chiamata “posizione laterale di sicurezza’, cioè sdraiato su un fianco.
Non abbia quindi preoccupazioni eccessive e discuta di tutto questo serenamente con lo specialista che vi segue. Un caro saluto.
Antonella Giacobbe