Boungorno Dottssa Dugandzija
mi hanno consigliato il suo sito. Approfitto della sua disponibilità per sottoporle la situazione di mio figlio : Lorenzo ha 16 anni, è sempre stato un bambino solare e aperto con molti amici, sportivo da quando è alle medie, insomma un ragazzo normale. Ma da quando si è iscritto al liceo linguistico a cui teneva tanto ha iniziato a apparire sempre più strano, almeno a me e a suo padre. Sono iniziate a comparire nei suoi racconti anche ragazze, le compagne (aveva sempre avuto amici maschi), forse amiche.. ma ad un certo punto è diventato taciturno, più chiuso e a volte anche scontroso con noi a cui ha sempre detto tutto, rendendoci partecipi delle sua vita di ragazzino.. Anche nello studio è più scostante e un calo del rendimento lo abbiano notato. Ci chiediamo cosa possa essere, cosa gl stia accadendo perchè se lo avviciniamo lui risponde “tutto bene ” e cerca di svicolare. Abbiamo però notato che passa sempre più tempo sulle chat e ha sempre in mano sto telefonino. Lo sentiamo addirittura la notte a letto che scrive.
Nella sua esperienza come possiamo fare? Cosa ci consiglia? siamo un po’ preoccupati.
Grazie di cuore dottoressa
Mamma di Lorenzo
Gentile Sig.ra,
mi sembra che suo figlio stia sperimentando le sue prime infatuazioni con le conseguenti eccitazione, confusioni e a volte delusioni che ne derivano.
La prima cosa da fare è stargli vicino empaticamente: provate a ricordare come ci si sentiva alla sua età e nella sua situazione! L’adolescenza è un momento molto delicato, denso di cambiamenti a livello corporeo e mentale; proprio per questo ci si sente molto grandi, ma anche molto piccoli, eccitati, ma anche molto spaventati, onnipotenti, ma anche molto fragili, felici e molto tristi. Si è davvero molto confusi!
Tale confusione non è solo dovuta ai cambiamenti ormonali, ma anche ad importanti modificazioni neurofisiologiche che avvengono nel cervello a quest’età. Dalla prepubertà alla pubertà, infatti, alcune regioni cerebrali subiscono in modo molto rapido continui rimaneggiamenti per poi stabilizzarsi in età adulta. in ordine cronologico le prime aree che si attivano e vanno incontro ad una maturazione sono le aree “emotive”(amigdala) e le ultime (le regioni prefrontali, sede della logica e del ragionamento). Ecco perchè gli adolescenti tendenzialmente sono impulsivi e poco riflessivi, poco capaci di ragionare sui pro e contro di un determinato comportamento/scelta.
Non ha senso fare troppe domande e troppe raccomandazioni; anche perché riceveremmo comunque sempre poche risposte e disattenzione per i nostri lunghi discorsi. Solo se non si sente giudicato, ma capito e supportato dai propri genitori, un adolescente sarà capace di chiedere loro aiuto e sostegno nei momenti difficili o nelle situazioni di pericolo.
Quello di cui i nostri figli, infatti, hanno bisogno è di sentire che noi siamo loro vicino, li sosteniamo e che non li giudichiamo, ma anche che diamo loro dei limiti, visto che non sono ancora in grado di farlo da soli. Di notte, ad esempio, è fondamentale dormire; soprattutto a quest’età il cervello ha bisogno di riposo per affrontare in modo adeguato i cambiamenti sopra descritti. Pertanto sarebbe opportuno non tenere il cellulare in camera nelle ore notturne, per evitare l’impulso di chattare ed essere sempre connessi. I genitori, inoltre, hanno il dovere di sorvegliare l’uso che i figli fanno delle chat e di internet, non al fine di essere “intrusivi”, ma di tutelarli da possibili pericoli, avendo sempre un’idea di cosa pubblicano, di chi frequentano e quali messaggi ricevono.
Qualora dovessero comparire altri segni di disagio, o il verificarsi di un peggioramento della situazione (come ad esempio un calo preoccupante del rendimento scolastico, ritiro dalle relazioni sociali, liti intense sull’utilizzo del cellulare e altri indicatori di possibile dipendenza dalla “rete”, non rispetto delle regole fondamentali della famiglia, sbalzi di umore importanti, sospetto di abuso di alcol o sostanze stupefacenti) non esiti a contattare me o uno specialista di fiducia.
Cordiali saluti
Beatrice Dugandzija